VOTAZIONI DEMOCRATICAMENTE PARADOSSALI

 

 

 

1 - GIOCARE A PALLA DEMOCRATICAMENTE

I ragazzi di una scuola decidono di scegliere l’attività sportiva per mezzo di democratiche votazioni. 100 votano calcio, 99 votano basket. Si farà quello che decide la maggioranza: chi può dichiararsi contrario? Pertanto giocheranno a calcio tutti e sempre.

 

 

2 - COME VINCERE DEMOCRATICAMENTE CON MENO VOTI

Il partito di opposizione era disperato. Non solo aveva perso malamente le ultime elezioni, ma tutti i sondaggi parlavano di un peggioramento delle posizioni. La democrazia era in pericolo, secondo loro.

Guarda – disse il leader del partito al coordinatore – non sarò eletto neppure nel mio collegio! Noi abbiamo 100 voti e loro 1000. Non abbiamo speranza.

Vediamo un po’ – disse il coordinatore con fare sornione – secondo me, invece, c’è spazio per mandare in parlamento 9 senatori nostri e solo uno dei loro. Basta dividere il collegio in 10 nuovi collegi studiati in modo che in nove noi otteniamo 10 voti e loro 1 e in uno loro ottengono 991 voti e noi 10. Quindi, loro avranno il loro senatore, ma noi 9, e tu sei salvo. Basta trovare una scusa buona per dividere il collegio come vogliamo noi. I dati li abbiamo. Basta un piccolo emendamento alla legge elettorale.

È geniale. Ci penso io. Domani è l’ultimo giorno utile per approvare la legge sul colore dei bottoni delle maglie dei pescatori di Gallipoli. Ci sarà ostruzionismo e molta confusione, vista l’evidente valenza politica dell’argomento; ma la legge deve essere approvata in tempo, altrimenti la CE ci sanziona, e allora io, zitto zitto piano piano, aggiungerò al testo il nostro emendamento piccolo piccolo. E la democrazia sarà salva!

 

3 - DOGMA DEMOCRATICO

Nel 1849, a seguito dei moti che portarono all’effimera Repubblica Romana, il papa Pio IX (oggi santo) si rifugiò a Gaeta.

Lì, non avendo apparentemente altre preoccupazioni, si concentrò sulla necessità di stabilire il dogma della Immacolata Concezione.

Per questo organizzò una specie di referendum tra tutti i vescovi e, in base alle risposte, il dogma, cioè una verità assoluta di fede, fu democraticamente approvato a maggioranza. Dal 1854, se non ci si crede si va all’inferno.

 

4 - OGNI COSA È DEMOCRATICAMENTE POSSIBILE

Nel 1949 Kurt Gödel, residente a Princeton assieme ad altri scienziati in fuga dalla Germania di Hitler - tra i quali Albert Einstein - decise di chiedere la cittadinanza statunitense.

Per questo era necessario recarsi davanti a un giudice e superare un piccolo esame che comportava, tra l’altro, la conoscenza della Costituzione degli Stati Uniti.

Gödel studiò la Costituzione col massimo scrupolo, esaminando con la sua logica ferrea tutte le conseguenze delle disposizioni contenute.

Il giorno prima dell’esame, comunicò tutto eccitato al suo amico Einstein di aver trovato un’incoerenza logica nella Costituzione e che non vedeva l’ora di parlarne col giudice per metterlo in guardia.

Einstein ne fu molto preoccupato e, temendo l’esito negativo, si offrì di accompagnare Kurt all’esame, raccomandandogli accoratamente di non fare assolutamente cenno della sua scoperta.

Ma lo spirito logico e polemico ebbe il sopravvento e Kurt iniziò il colloquio col giudice proprio con l’argomento proibito.

Fortunatamente il giudice era un uomo di spirito e, forse anche lusingato dalla presenza di Einstein, non si oppose alla concessione della cittadinanza.

Ma cosa aveva scoperto Gödel? Semplicemente il paradosso della democrazia: la Costituzione non proibiva l’elezione di un dittatore, altrimenti non sarebbe stata democratica, ma permettere l’elezione di un dittatore costituiva comunque una violazione della democrazia.

Sembra una questione di poco rilievo pratico finché non si riflette sul fatto che Hitler era arrivato al potere a seguito di regolari elezioni.

Curiosamente, nel suo primo discorso e proprio a proposito della sua elezione, il nuovo presidente ha ammesso che gli Stati Uniti sono “un paese dove ogni cosa è possibile”.

 

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