La Strada delle Gallerie

 

E’ un percorso storico che si sviluppa sulle strade
costruite dagli Alpini durante la 1° Guerra Mondiale sul monte Pasubio.
Permette di farsi un’idea di quello che fu la guerra di posizione.

Provenendo sia da Rovereto che da Schio, occorre abbandonare la statale n° 46 e seguire i cartelli per COLLE XOMO. Qui si percorre una strada sterrata fino alla località Bocchette, dove si può parcheggiare.
Da Bocchette si segue l’indicazione per la
Strada delle Gallerie, che porta al Rifugio Achille Papa (il generale che comandava le operazioni) gestito dal CAI di Schio.

Le Gallerie, che dànno il nome al percorso, sono 52 (anche se giurerei di averne contate 53) e sono state costruite tra marzo e dicembre 1917 per una lunghezza totale di 2300 metri sui 6300 del percorso.

La quota passa dai 1216 metri s.m. di Bocchetta ai 1928 del rifugio Papa. Il percorso è molto panoramico, anche se occorre fare attenzione ai burroni e ovviamente al buio delle gallerie che si può vincere solo con una torcia elettrica (indispensabile). Attenti all’umidità, che può rendere viscido il pavimento delle gallerie, che è scavato nella roccia.
Le gallerie sono tutte da ammirare, poiché ciascuna rappresenta una diversa soluzione ai problemi incontrati. La 19° è la più lunga (370 metri) mentre la 20° procede addirittura a spirale all’interno della roccia.
Lo scopo della strada era di assicurare i rifornimenti stando al riparo dell'artiglieria austriaca. Le gallerie sono tutte di notevole altezza e larghezza, tra i 2 e i 3 metri.

Arrivati al rifugio Papa, dove si può mangiare e pernottare, si segue il percorso storico (Sentiero Tricolore) ad anello che interessa i monti Cogolo e Palon.

Partendo dal rifugio, si imbocca una mulattiera che costeggia postazioni per artiglieria, baracche e rifugi, fino al rifugio Militare a quota 2200.
Qui si prosegue fino alla cima Palon (m 2232) che offre un panorama complessivo del teatro della battaglia.
Una breve discesa e si è in vista del
Dente Italiano, punto più avanzato delle truppe italiane, proprio di fronte al Dente Austriaco.

La vicinanza delle cime dà l’idea della guerra di posizione.
Le truppe si controllavano a vista; lo scopo era di tentare delle sortite notturne per minare la base del dente avversario, ovviamente sotto il fuoco del nemico, che prima di sparare faceva di tutto per dissuadere gli avversari, gridando a lungo di ritirarsi poichè non avevano alcuna speranza.
Pare che più che l’abbondanza di munizioni contassero le scorte di cordiale usato per ubriacare i soldati e convincerli a imbarcarsi nella pazzesca quanto inutile impresa !
I destini della guerra si decidevano infatti in ben altri luoghi e per ben altri motivi che guadagnare 20 metri di roccia a 2000 metri di altezza.
Come si può notare, il Dente Italiano è oggi ridotto a un cumulo di massi, mentre quello Austriaco è ancora intatto. Segno che gli austriaci avevano più cordiale !

Queste situazioni hanno ispirato un certo filone di film: uno per tutti "Uomini contro" con G.M.Volontè, dove si sentono chiaramente gli Austriaci gridare agli Italiani di tornare indiatro.
Anche nel film "
il Buono, il Brutto, il Cattivo" un capitano amante del "cordiale" cerca dei volontari per distruggere un inutile ponte che, come il capitano nemico, ha l'ordine di conquistare intatto, con gran macello di soldati.

Passando tra i "Denti", la strada prosegue fino alla Chiesa di Santa Maria al Pasubio. Proseguendo per l’Arco Romano, sorto dove una volta era il cimitero della Brigata Liguria, si ritorna la rifugio Papa.

Per tornare alla base, si può percorrere la Strada degli Scarobbi, percorribile da automezzi e bici da montagna, che riporta alla Bocchetta. Informarsi sullo stato della strada, che diventa pericolosa con la neve; in tal caso rifare le gallerie.


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