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PIER CELESTINO GILARDI
(Campertogno, Novara 1837- Borgosesia Vercelli 1905)

Una triste notizia - 1874
olio su tavola, cm. 35,4 x 52 (fC)

Dopo i primi quadri di soggetto storico, il Gilardi si indirizzò verso quadri di genere e di costume moderno, pur rispettando la compostezza accademica. Tra i dipinti di tema aneddotico realizzati dopo il 1866, Una triste notizia è uno dei migliori, tipico esempio del verismo degli anni Settanta, attento alla ricostruzione degli ambienti, degli arredi e dei costumi, ma anche agli affetti e agli stati d’animo: tutto ciò rimanda al “realismo borghese” di tanti pittori di successo nella Parigi del Secondo Impero.

Nella scena in questione una donna bionda in piedi, nel vano di un’ampia finestra, a destra, da cui proviene la luce assiste commossa (le mani intrecciate, gli occhi abbassati) alla disperazione di una donna che, accasciata su una sedia, il viso nascosto dalla mano sinistra, piange impugnando ancora con la mano destra la lettera da cui ha appreso, appunto, “una triste notizia”: la busta giace a terra dietro di lei.
Da notare alcuni elementi tipici dell’arredo dell’epoca: la pianta nascosta in un cachepot di ceramica posto su alto piedestallo dalle gambe sottili di legno laccato di nero con bordini dorati, la sedia anche essa sottile e slanciata, di legno laccato di nero e vimini, i raffinati tendaggi di pizzo, il divano appoggiato a una parete ricoperta della stessa stoffa.. Nell’abbigliamento sono da notare alcuni splendidi dettagli: sulla sedia a destra il manicotto di pelliccia della donna che è venuta a far visita, la sua elegante borsetta con piccolo manico, cerniera e ornamento a borchie di metallo dorato, la sua gonna verde scuro con bordi neri, la giacca orlata di pelliccia all’attaccatura delle maniche, al collo e ai polsi, da cui spuntano i jabot dell’abito, il grazioso cappellino scuro con fiori che spicca sul biondo dei capelli pettinati divisi a metà, raccolti e con una leggera frangetta sulla fronte (moda tipica dell’epoca). Nella donna bruna seduta sono da notare, oltre all’elaborata acconciatura, lo splendido scialle di cachemire (vero “status symbol”), jabot ai polsi e al collo. Entrambe le donne hanno piccoli orecchini a pendente d’oro.